Gli scarti sono oro

GLI SCARTI SONO ORO

Contributo di Chiara Taverna

Nelle ultime settimane, Generavivo ha assistito con interesse ad alcuni degli incontri - per questa edizione, online - della Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili Fa’ la cosa giusta: ne sono nati spunti di riflessione che vogliamo condividere.

da Gli scarti sono oro. La rivoluzione di Daniela Ducato, l’imprenditrice più innovativa d’Italia (appuntamento del 21/11/2020 ore 19.30)

Daniela Ducato è un’eccellenza nell’imprenditoria italiana, Cavaliere della Repubblica, nel 2018 è stata nominata l’imprenditrice più influente e innovativa d’Italia dalla rivista americana Fortune.

La sua visione rivoluzionaria si basa sui valori della comunità.

Tutto parte dalla consapevolezza che le eccedenze delle lavorazioni agricole non debbano rappresentare degli scarti, ma risorse speciali. Ad esempio, la lana a pelo corto, che per essere smaltita deve bruciare ad altissime temperature creando inquinamento: considerandola risorsa, può essere utilizzata come isolante o “mangia petrolio” nel mare. Sono dunque più di 100 i prodotti, impiegati soprattutto per l’edilizia, nati da materie provenienti da fonti rinnovabili eccedenti e di recupero.

Il mondo delle costruzioni è il settore più inquinante del pianeta. Utilizza in gran parte derivati del petrolio che, oltre ad essere inquinanti, sono cause di discriminazioni, di disuguaglianze e di guerre. Ecco perché EDIZERO promuove l’architettura della Pace, che muove dal rispetto di tutti: rispetto di chi produce i materiali e di chi li usa nell’edilizia; rispetto di chi abiterà la casa; rispetto dell’ambiente. Significa anche diritto di vivere in luoghi salubri e, per i nostri figli, diritto a non ricevere materiali che dovranno smaltire.

La povertà economica spesso è conseguente alla mancanza di ascolto. Occorre una grande capacità di mettersi in relazione per dare vita ad un’economia di relazione. L’idea è stata dunque quella di mettersi in ascolto del territorio, creare sinergie. A volte, proprio il sentirsi soli genera sconforto e incapacità di vedere oltre.

I luoghi diventano generativi di comunità quando ci si sente parte di qualcosa.

Il ruolo delle istituzioni è fondamentale: c’è grande consapevolezza nei progettisti e in molti cittadini oggi, ma occorre più coraggio da parte delle istituzioni centrali. Dobbiamo avere coraggio. Nella reciprocità, che Daniela Ducato ha appreso dalla Banca del Tempo di cui ha sempre fatto parte, nascono relazioni di qualità. I risultati si ottengono solo se si mettono insieme tanti attori. Pertanto, impresa non è solo la produzione di un qualcosa che poi si commercializza, impresa vuol dire assumersi delle responsabilità.

Lei stessa a Guspini ha creato una Banca del Tempo: una storia di ascolto e condivisione, che ha ottenuto grandi risultati, come un territorio “pesticidi free”. E sempre grazie ad un processo di co-progettazione e reciprocità, si è riusciti a rivoluzionare la toponomastica, che in Italia solo per il 3% è al femminile: così, l’intera zona industriale ha vie e piazze dedicate a donne che hanno portato cambiamento nel mondo.

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